Appunti di seduzione 2-Per l’uomo che a volte deve chiedere/Come distruggere l’ego di una donna

FOTO APPUNTI DI SEDUZIONE 2

Piccola premessa per i lettori di genere maschile che avranno la sventura di leggere questi simpatici versi che seguiranno. Questo non è uno di quei manuali che si aggirano per la rete o per le librerie che dispensano consigli per cercarvi di farvi fare una delle cose più complicate in assoluto nella vita: ovvero come conquistare il cuore di una donna senza avere problemi. Il che è effettivamente una parola grossa. Potreste sicuramente avere meno danni se foste colpiti dalla peste bubbonica. Oppure sarebbe meno caotico per voi è vincere al superenalotto.

Diciamo che quello che vedrete scritto è una summa di esperienze più o meno divertenti che mi sono capitate nella mia vita di relazioni con il genere femminile. Diciamocelo chiaramente, non è che nel tuo quotidiano ti possa capitare di affrontare una tigre appena scappata dalla savana e che per puro caso si trova a incrociare il tuo cammino, ma con la donna ci devi andare abbastanza cauto, sennò il paragone con la tigre credimi potrebbe essere del tutto riduttivo e rimpiangeresti una tua eventuale collisione con il felino di cui prima.

Dovresti sapere che il genere femminile (e lo dovresti intuire perfettamente da come si veste) fa qualsiasi cosa per piacere e per per attrarre e questo l’uomo lo sa bene, e sai anche dei suoi comportamenti che posso arrivare fino al punto di farti collassare qualsiasi cosa tu abbia in intimo possesso (cuore, mente, anima) ma non hai ne le forze e ne le capacità per reagire davanti a orde di pazze scatenate. Eppure basterebbero alcuni accorgimenti tecnici per toglierti di impaccio e sopratutto (cosa importantissima) farti rispettare dal sesso femminile che a volte vanno oltre le capacità quadrimensionali di risolvere un equazione tricubica all’elevata potenza sferica.

Quello che ti spiego ora è un fatto simpatico che mi è capitato qualche tempo fa e, che se vuoi puoi mettere in pratica nel caso in cui qualche simpatica (si fa per dire) donzella abbia richiamato la sua attenzione su di te ma se la tira in una maniera che l’elastico prima o poi si romperà e ti investirà in pieno con tutte le conseguenze del caso.

Una di quelle donne che dopo che ha capito che tu provi interesse per lei, inizia a mettere in pratica tutta una serie di strategie tipicamente femminili cui l’unico scopo il più delle volte è farti uscire pazzo. Magari ti da buca all’appuntamento prestabilito oppure viene con ore di ritardo (d’altra parte per fare bene le ristrutturazioni ai palazzi gli operai ci mettono il loro tempo autoptico), ma meglio non mettere troppa carne al fuoco, dopo rischieresti di fare indigestione e non capire un tubo di quel che sto dicendo. Fai la dovuta pratica e ascolta passo passo.

Qualche anno fa durante i primitivi tempi di internet a 56k conobbi su una famosa chat una ragazza sui 35 anni che da subito provò un’aperta simpatia per me. Parlando del più e del meno vengo a sapere che è sposata da poco tempo e che secondo lei avrebbe fatto male a convolare a nozze (domanda: se lo pensava questo perchè lo ha fatto?) e mi racconta tante altre belle amenità che le donne hanno la sapienza di narrare, insomma per fartela breve decidiamo di incontrarci in un determinato giorno.

Peccato che all’appuntamento non si è presentata senza addurre alcuna motivazione plausibile, e ai miei ripetuti messaggi per sapere anzi per rincorrere una verità che non avrei mai saputo, ha imperato il vuoto assoluto. Qualche giorno dopo la rivedo sulla chat e non potendo nascondersi (magari avrebbe potuto chiudere la chat o mettersi in modalità invisibile -tipico delle donne che hanno qualcosa da nascondere- ma non lo ha fatto per fortuna) mi dice senza neanche scusarsi che aveva avuto un impegno improvviso con il marito e per farsi perdonare mi da un secondo appuntamento al quale non si ripresenta nuovamente.

Non vi sto a dire quello che ho pensato in quel momento di quella persona (meglio tacere), come non vi dico dei suoi successivi vergognosi silenzi ai messaggi che gli mandavo sul telefonino. Beh, qualche altro giorno dopo mi arriva una chiamata sul mio cellulare: era lei. Questa volta si scusa e ripete la stessa cosa della volta scorsa, ovvero che un improvviso impegno con il marito gli aveva impedito di venire togliendole però anche le sue forze di avvisare per tempo che questo sarebbe successo.

E mi fissa un terzo appuntamento. A questo punto gli dico chiaro e tondo: “Cerca di non fare come le altre due volte, se questa volta non ti presenti cerco a tutti i costi tuo marito e gli dico che mi stai importunando, quindi guarda cosa vuoi fare”. Evidentemente questo (paura eh?) ha fatto si che si presentasse finalmente a quell’appuntamento.

Non era niente male la ragazza. Non sto qui ora a descrivervi le sue caratteristiche fisiche che non è importante, l’importante è quello che era a livello mentale. Un vero disastro. Era una di quelle donne tutta fisicamente tirata, e a ogni colpo di parola sembrava che ce l’avesse solo lei e quindi l’uomo secondo lei non poteva non resistergli.

Decidiamo di andare in un bar nei dintorni (anche per mimetizzarsi alla vista di suo marito che non avrebbe gradito la visione) a parlare un po dei convenevoli di rito. Comprendo dopo un po che parliamo che nelle sue parole intravedo punte anzi un puntoni di morbida ipocrisia ipocodriaca da “casalinga disperata”, più tante altre cose dette in una maniera cosi sfacciata e volgare che mi facevano in quel preciso istante indossare i panni dell’uomo “oggetto”.

E a questo punto dentro di me scatta un moto di vera ribellione: una donna del genere andava punita, pianificai un diabolico piano. Era evidente che se fossimo andati da una parte -appartati- qualcosa sarebbe scattato (mi sono dimenticato di dirti che gli piacevo), magari non proprio sesso ma qualche toccatina qui e lì sicuramente ci sarebbe stata.

E allora gli propongo di andare da un’altra parte a fare una passeggiata. Saliamo nella sua macchina e, dopo esserci avviati in una determinata direzione lei ferma il veicolo e inizia a girare la testa verso di me. Mi guarda, mi fissa spietatamente come per dire: “Ora sei mio, dove pensi di andare?”. Io rimango fermo ad aspettare. Avevo già capito a un miglio di distanza le sue intenzioni.

Il suo viso si stava avvicinando inesorabilmente in silenzio al mio, le sue labbra (che devo ammettere erano molto belle e carnose) si stavano impattando frementi alle mie. Arrivate a pochissimi centimetri, credo che ci fosse pochissima luce di distanza e tutto era destinato a compiersi. All’improvviso tiro la testa indietro scuotendola negativamente e gli dico in modo serafico:

Non mi pare il caso, stiamo correndo troppo”. Credo che non abbia mai visto nella mia vita una serie di colori stamparsi sulla faccia di una persona. Passava dal violetto al nero intenso attraverso il rosso sangue nel giro di pochissimi momenti. Dopo essersi ripresa da questo choc traumatico di essere stata rifiutata mi dice: “Va bene, ora però è tardi e devo tornare a casa” e mi riporta nel punto preciso dove ci eravamo incontrati all’inizio senza proferire altre parole, ma credo se avesse voluto farlo mi avrebbe ucciso. 

E questo perché io mi sono comportato come fa di quasi di solito una donna in generale ma in più avevo fatto una cosa gravissima: avevo attaccato e poi distrutto il suo EGO di femmina. Avevo anche ammazzato la sua presunzione che un uomo deve sempre e comunque cadere nell’attrazione femminile. Una serie di crolli e macerie dentro di se impossibili da gestire.

Dentro di me, mi sono sentito fiero di aver fatto quel comportamento, certo se si fosse comportata differentemente e magari non era sposata ed io ero innamorato, non avrei mai posto in essere quelle cose. Tornando a casa mi arrivano una sequela di messaggi sul telefonino da parte sua pieno di insulti che per pudore non sto qui neanche a dirti il contenuto. Posso dirti che mai ne avevo ricevuti così tanti e con contenuti forti.

Ma ero contento di quello che avevo fatto e anche ora ti posso dire caro lettore di genere maschile, che non me ne sono assolutamente pentito. Quello che ti ho raccontato caro amico, non è perchè tu debba attuarlo sistematicamente con tutte le donne che ti capita di incontrare ma per cercare di pensare con la tua testa e vedere se quella femmina che hai davanti ha rispetto per te.

E non devi farti calpestare da questi esseri che nella maggior parte dei casi ti rovinano un po la vita. Tante vedono in noi solo il pisello al posto del cervello e si giustificano con questo nei loro comportamenti al di fuori di ogni ragionevole logica. Quindi mio caro amico frequenta tutte le donne che vuoi, ma sappi rendere la giusta pariglia a chi pensa di esserti superiore, e loro credimi pensano di esserlo.

Adotta i tuoi criteri per difenderti ma fallo da uomo vero, che non è quello che si può definire PUTTANIERE o uno di quelli che MALTRATTANO o VIOLENTANO (metodi schifosamente ripugnanti), ma non è neanche quello disposto a farsi mettere i piedi in testa solo perchè l’altra persona si chiama DONNA e con questo si sente autorizzata a fare di tutto.

Voi siete esseri alla pari e cosi che deve essere. Solo in questa maniera l’amore può annidarsi perfettamente e iniziare a volare. Bene, spero di rivederti ancora qui a leggere di queste storie, ma se anche non fossi uomo e invece sei donna sarò ancora più contento, nella vita come diceva qualcuno non si finisce mai di imparare. Anche nelle interazioni personali tra uomo e donna vige questa regola. Stay tuned!

Testo: Claudio Ventodeldeserto

Foto: Google modificata graficamente da Claudio Ventodeldeserto

5 pensieri riguardo “Appunti di seduzione 2-Per l’uomo che a volte deve chiedere/Come distruggere l’ego di una donna

  1. Molto interessante e piena di saggi consigli che,,spero l’uomo ne farà tesoro quando riterrà opportuno metterli in pratica.Con le Donne, gli uomini, bisogna che si diano una dritta sennò saranno intrappolati nella rete come passerottini sprovveduti.

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